lunedì, Dicembre 23, 2024

Fast Animals & Slow Kids – la foto intervista @ italia wave 2010

Un’ intervista ai vincitori della selezione umbra di Italia Wave Contest, i Fast Animals & Slow Kids da Perugia. Punk aggressivo ma ironico, testi interessanti e vivaci, declamati alla Capovilla. Tiro da vendere. Un gruppo su cui ci sentiamo di scommettere. Michele Baldini alle domande, Elena Venturi alle foto

Perché questo nome ragazzi?

La traduzione letterale è “animali veloci e ragazzini lenti”. Quando iniziammo a suonare ci piacevano molto I Griffin (e ci piacciono ancora). C’ è una puntata in cui viene presentato un reality show che si chiamava così, in cui animali feroci rincorrevano ragazzi un po’ tardi. E’ un nome un po’ puerile, però abbiamo deciso di tenerlo.

Il nome è inglese e voi però cantate in italiano…

E’ vero, infatti all’ inizio cantavamo in inglese, un grunge che non ci piaceva neanche a noi. Poi col tempo si è sistemato tutto.

Qual è il genere musicale che più vi rappresenta?

Principalmente il punk. Abbiamo suonato per anni punk. Stage Diving, Rock’ n’ roll. Con l’ ingresso del nuovo chitarrista la gamma sonora si è un po’ ampliata, abbiamo anche cambiato gli strumenti che suoniamo, ma l’ attitudine è rimasta quella.

Sui testi, come lavorate?

Mi sono reso conto che avevo un po’ di cose da dire che non volevo però dire in inglese o dire tutte insieme. Ho sempre cercato di usare qualche formula per il non detto. Tanto ci hanno dato gruppi attualissimi come Uochi Tochi, Teatro degli Orrori, Zen Circus (NDR: Leggi l’intervista di Fabio Pozzi a Appino degli Zen Circus)

Quali sono le cose urgenti da dire?

Tutto il concetto di canzone d’ amore. Vogliamo allontanarcene il più possibile, o parodizzarlo. Se veramente sei innamorato, fai meglio a tenere tutto per te

Strano, giusto qui a Italia Wave Andrea Chimenti (NDR l’intervista a Andrea Chimenti si legge da questa parte) mi diceva che per lui parlare finalmente d’ amore è stato come abbattere un tabù…

Infatti sarà proprio quello che succederà con ognuno di noi con il tempo. Adesso ci siamo marchiati a fuoco con questo slogan: noi non parliamo d’ amore, poi tra sei mesi faremo un disco alla Natalino Otto che parlerà solo d’ amore. Per ora siamo un gruppo nichilista e scanzonato. Poi d’ amore se n’ è parlato pure troppo.

 Parliamo di questo Cioccolatino

Questo Cd conteneva davvero dei cioccolatini che volevamo regalare a quelli che erano venuti a sentirci, solo che con il caldo si sono tutti sciolti.

C’ entra qualcosa con il fatto che siete di Perugia?

Per niente. Ci siamo dati la zappa sui piedi. Le parole le prendi e gli dai il significato che vuoi, “cioccolatino” vuol dire tutto e niente…

Si consuma come un cioccolatino il cd, scartiamo la carta e mangiamo il contenuto?

Ma guarda, mangia pure tutto… Una nostra canzone si chiama Mangio. I titoli dei pezzi sono tutti parole singole, che puoi scomporre e ricomporre come ti pare. Abbiamo giocato parecchio su questo fatto.

Vi siete autoprodotti?

Completamente. DIY! Il bassista è anche un fonico. Poi ringraziamo To Lose LaTrack che ci ha dato un aiuto indispensabile. Esistiamo da due anni, anche se la cosa era nata come progetto parallelo.

Come il Teatro degli Orrori…

E’ vero, solo che noi non crediamo in noi stessi… Però ci abbiamo suonato in apertura, e anche con gli Zu, è andata benissimo. I live stanno andando benone, parola che non si sentiva per un gruppo dal ’79. Abbiamo aperto oltre a loro gli Zen Circus, i Futurheads, quando torniamo dalle vacanze apriamo i Pan del Diavolo e Amour Fou…(NDR: leggi l’intervista di Fabio Pozi agli Amor Fou)

Complimenti. Quali sono i vostri ascolti internazionali invece?

 

Brit, più che altro, Foals, Bloc Party, però certi atteggiamenti ci hanno po’ rotto le scatole.

Tipo?

Sai essere fighetti, tirarsela. A noi piace sudare, fare casino…

Come lo stage diving che hai fatto prima…

Si, quello lo faccio sempre, ormai mi sono fatto le ossa.

La situazione musicale a Perugia e dintorni funziona?

Sinceramente si, ci sono diversi bei locali e molti bei concerti

Come ve la cavate con la promozione?

Siamo assolutamente dei rompiscatole. Abbiamo tantissimi amici su Facebook e chiediamo a tutti i locali di farci suonare, diamo i cd a tutti. Diventiamo amici su Facebook?

Fast animals & slow kids su myspace

Michele Baldini
Michele Baldini
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