C’è modo e modo di fare garage, gli Hazey Tapes da Firenze l’hanno capito e in questo Ep ci dimostrano tutto il loro potenziale. C’è modo e modo dicevo, quello che hanno scelto è abbastanza personale, quasi da brand esclusivo: mettete una batteria a dettare il tempo di un ultimatum, chitarre suadenti che si dividono diligentemente i compiti di sezione ritmica e assoli e una voce disperata, il vero punto di forza degli Hazey Tapes. Se Patti Smith abbandonasse la sua band abituale per dedicarsi all’indie rock, probabilmente emergerebbe un risultato di questo tipo. Da Ashtray, del quale video avevamo già parlato qui, alla più easy listening Gegenwart, dalla intuibile somiglianza con i più radicali Tv Buddhas, fino alla devastata e devastante Washing, tutta l’attenzione dell’ascoltatore è catalizzata su Angelika Kaswalder, che quando viene lasciata a briglie sciolte si pone un gradino sopra i musicisti (non per bravura ma quanto per presenza affermata sia su disco che live). Come inizio ci siamo: c’è il suono, la presenza scenica, la personalità. Aspettiamo nuovi sviluppi.