venerdì, Novembre 8, 2024

Heike Has The Giggles – Crowd Surfing (Foolica Records, 2012)

Si apre all’insegna del ritmo Crowd Surfing, l’ultimo lavoro degli Heike Has The Giggles, in uscita a Febbraio per Foolica Records. Anticipato da Dear Fear, l’album è frutto di un’attenzione particolare da parte della band che si è impegnata in prima persona per la realizzazione di tutte le fasi del disco dalla registrazione, mixaggio e scelta dell’artwork (curato dalla stessa Emanuela Drei).
Dopo il successo di Sh! (recensito qui da Elia Billero qui su indie-eye.it), il trio ravennate confeziona un album fresco, dalle sfumature americane da college californiano. Crowd Surfing si dimostra generoso nei riff di chitarre, batteria mai esausta, basso ipnotico il tutto in favore di ritornelli incisivi che si imprimono facilmente nella memoria. Sicuramente le numerose apparizioni dello scorso anno come opening act per band quali Arctic Monkey, Kasabian and The Kills hanno (consciamente o meno) influenzato le inclinazioni degli HHTG. Crowd Surfing conserva intatta la spinta punk-rock della band che spinge molto sulla velocità dei pezzi facendo in modo che le tracce si susseguano senza soste o momenti morti. Spontanei, diretti e senza fronzoli, gli Heike sembrano aver trovato la formula vincente sulla quale proseguire, preservando le proprie volontà e desideri a dispetto dei corteggiamenti più commerciali. E sono proprio i desideri e le aspettative della band ad essere messe a fuoco nei testi dell’album. A fianco al topic della incomunicabilità, in parte già esplorato con Sh!, e ripreso in chiave ironica in pezzi come I Wish I Was Cool a Next Time, si possono segnalare altri spunti; l’incertezza sul futuro, l’esasperazione del chiacchiericcio senza senso, la volontà di buttarsi e abbandonarsi al rischio il tutto con una certa Dear Fear. Da segnalare in particolare Time Waster, pezzo candidato ad essere trasformato in un singolo di punta già a partire dal giro di chitarra che lo inaugura.
Difficile non lasciarsi trascinare dai ritmi e altrettanto difficile non apprezzare Crowd Surfing, sia in quanto conferma delle aspettative lasciate in sospeso con Sh!, che per quanto di nuovo hanno saputo mettere in gioco. Un ulteriore punto che la band ha messo perfettamente a segno.

Emanuela Drei (voce, chitarra)
Matteo Grandi (basso, cori)
Guido Casadio (batteria)

Giulia Bertuzzi
Giulia Bertuzzi
Giulia vede la luce (al neon) tra le corsie dell'ospedale di Brescia. Studia in città nebbiose, cambia case, letti e comuni. Si laurea, diventa giornalista pubblicista. Da sempre macina chilometri per i concerti e guadagna spesso la prima fila.

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