Dopo anni di concerti e lavori autoprodotti, i laziali Ibrido _xN giungono finalmente all’esordio discografico “serio”. Alla produzione un certo Cristiano Santini, già leader negli anni ’90 degli ottimi Disciplinatha. Proprio il lavoro di quest’ultimo dietro il bancone del mixer è il primo aspetto che salta subito all’orecchio: Non Ingerire è registrato magistralmente, con un sound potente e cristallino, molto anni ’90. Eccoci arrivati al dunque: fosse uscito una quindicina d’anni fa, questo disco avrebbe fatto il botto. Innegabilmente all’interno delle dieci tracce si respira quella voglia di crossover, quella spinta verso ibridazioni sonore (appunto) che contraddistinse molti percorsi artistici delle rock bands italiane ed estere che spopolavano in quegli anni. Chitarroni dunque – ascoltate quelli che tagliano a fette l’iniziale All’Apice, così vicine a certe tipiche guitar bands dell’epoca, ad esempio i Therapy di Troublegum – ma anche innesti di elettronica, come il passo minaccioso che possiede L’Anno del Toro, memore della lezione di un brano manifesto come Closer dei Nine Inch Nails. Altrove si odono fascinazioni verso un certo tipo di italico indie rock: Solo il Bianco possiede il piglio rock e le linee vocali del miglior Moltheni primo periodo (quello dei primi due dischi). Detto delle affinità stilistiche, bisogna anche riconoscere che la band ha un certo gusto per le melodie a presa rapida, esempio lampante è Io Non Voto. Non Ingerire in definitiva porta con sé due rimpianti: il primo, già accennato, è quello di essere uscito forse fuori tempo massimo. Il secondo rimpianto sono quei 2-3 pezzi non al passo col resto della scaletta, all’interno dei quali si palesa l’inutile tentativo di piegare il sound del gruppo verso lidi pop troppo Subsonica oriented. Il lavoro è comunque complessivamente valido e, cosa altrettanto importante, coerente con il percorso artistico intrapreso fino a qui dal gruppo.