Dopo il fortunato esordio, Lo Fi, Antonio Vitale, in arte Jester At Work, si riaffaccia al pubblico con Magellano, secondo disco sotto l’etichetta Twelve Records. Se nello scorso episodio lasciava sbirciare nel suo intimo senza freno alcuno, in questo, spalanca definitivamente le porte più nascoste del suo io. Il cantautore abruzzese, fedele ai registri lo fi, si divincola in una stesura blues dai tratti folk dove le angolature dei suoni si adagiano su di un tappeto psichedelico. Nei dettami delle undici tracce si respira la forte dote compositiva di Vitale, un commiato intenso e scarno dal quale emerge una natura fortemente influenzata dal cantautorato d’oltre oceano. Gli intensi attimi di chitarra e voce riportano le principali derivazioni del musicista pescarese, attinenze che per suoni e liriche ci catapultano fra le corde tese e ombrose di Mark Lanegan e gli sprazzi folcloristici autorali di Tim Buckley. Un intenso viaggio che trova la rotta perfetta in incisioni come The Branch, Little Sad Song e Deep Black Sea, confessioni preziose di un uomo affacciato alla finestra del proprio disincanto. La scelta di una registrazione analogica, caposaldo del modus operandi di Jester At Work, ne esalta la vocazione introspettiva, un full lenght dove la musica risulta essere un mare calmo e accogliente nel quale lasciar scorrere la propria interiorità. Un componimento animato dal pathos e dall’eccezionale stato di grazia di Antonio Vitale, capace di far centro anche al secondo appuntamento discografico. Magellano è un disco viscerale, corposo e accomodante, la testimonianza definitiva del talento di Jester At Work.
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Tracklist:
The Branch | December | Come Back Soon | Green Eyes | Little Sad Song | Deep Black Sea | Unsolved (Mistery) Misery | This Night Will Be Dead | Remember To Remember | Estacion | Alphabet Tre [/box]