All’inizio erano due che si (ri)trovavano in un bar da qualche parte in Lombardia; poi il progetto è cresciuto, ha assunto forma e dopo cambi di line up, batteristi in prestito e altri che se ne vanno, oggi sono Simone Ferrari (voce, chitarra, tastiere), Mirza Sahman (chitarra, voce), Mauro Parolini (basso, percussioni) e Daniel Pasotti (batteria), ovvero i Jules Not Jude. Dopo il primo EP, Clouds Of Fish, pubblicano nel 2010 All Apples Are Red…Except Those Which Are Not Red album dalle influenze british e dagli appassionati suoni pop. Il 2011 ospita la registrazione dell’EP multimediale Wonderful Mr. Fox in cui le melodie più soft dei precedenti lavori sono sporcate da suoni più rock. Settembre si apre con la partecipazione della band al Popkomm, il festival della musica berlinese. I Jules Not Jude ne fanno una retrospettiva.
Siete appena tornati dal Popkomm, festival della musica che si è svolto a Berlino a inizio settembre. Come è stata questa esperienza?
Simone: Siamo andati a Berlino l’8 settembre. Ci sono stati due concerti, il primo organizzato in occasione della Northern Italian Indie Night, dove etichette bresciane (Produzioni Dada, Tup, Kandinsky Records, Casa Molloy) sponsorizzate da vari enti, si sono unite per creare una serata bresciana all’interno del festival a Berlino. Si sono esibite quattro band in un locale che si chiama Lovelite. È stato il nostro primo concerto estero. La serata è stata poi inserita nel programma del Popkomm il festival della musica berlinese, all’interno del Berlin Music Week. Per quanto riguarda il secondo concerto, diciamo che è trattato di una situazione legata al Popkomm. Mentre eravamo in Italia, ci è stato chiesto di caricare delle canzoni sul sito del Popkomm, ci hanno ascoltati e ci hanno invitati ad un secondo festival Ein Hit Ist Ein Hit. Si tratta di un festival a tema che viene scelto di anno in anno, questa edizione era dedicata ai giorni della settimana. Ci è stato chiesto di portare dei pezzi, editi o inediti, e perciò abbiamo preparato un pezzo nuovo che si chiama Tuesday?.
Quindi avete presentato sia pezzi vecchi che nuovi?
Simone: Al Lovelite abbiamo fatto sia pezzi vecchi che nuovi, mentre nell’altro locale, Kaffee Burger, abbiamo portato solo questo pezzo (Tuesday? ndr). In quella occasione abbiamo suonato e cantato Manic Monday de The Bangles, il tutto a nostra insaputa, le Bangles hanno chiamato da Los Angeles e abbiamo fatto questo pezzo insieme, anche se a distanza.