Il duo L’Altra composto dal cantante e chitarrista Joseph Costa e la tastierista /cantante Lindsay Anderson, rompono un silenzio durato oltre sei anni. Questo progetto, originario di Chicago, dopo la pubblicazione di In the Afternoon (2002) e Different Days (2005), è rimasto nell’ombra fino a quest’anno confezionando, il proprio ritorno, con Telephatic per la Acuarela Discos. In questo full lenght l’atteggiamento malinconico e introspettivo dei precedenti lavori, lascia spazio ad uno scorcio più aperto e disteso. I toni riflessivi della chitarra acustica di Costa si sposano con i guizzi del piano e del synth della Andreson che colorano e donano luce all’intero quadro. Il loro sound è rimasto immutato nel tempo, è come se avessero riaperto lo scrigno chiuso nel recente passato, donandogli una ventata positivista. L’Altra propone un originale pop “vestito” da influenze slowcore che lasciano sognare spettri ancora più profondi quando accarezzano lo slow jazz e sfiorano un timido pop dalle venature elettroniche. Telephatic offre, in brani come Big Air Kiss e Boys, autentici testamenti di tecnica e abilità compositive, tracce raffinate, impreziosite dalla miscela leggermente country che scivola, nel primo caso, in fondali di archi che donano un accorgimento quasi fiabesco al pezzo e, nel secondo, un binomio piano-chitarra struggente e caratteristico. Black Wind colpisce grazie all’innesto dei fiati, determinando una varietà di soluzioni, apprezzabili e ben eseguite. L’ascolto risulta un po’ calante nella seconda parte, dove sembrano appiattirsi e perdersi i fraseggi freschi e spensierati dell’inizio, culminando in This Bruise , un brano prolisso che allenta eccessivamente i toni diventando infine stucchevole. Questo progetto, rinato, ha confermato le buone capacità della coppia Costa – Lindsay, che sembrano aver ritrovato il bandolo della matassa perso col tempo in progetti solisti mai decollati. Telephatic è un disco che non può svigorire Diffrent Days ma che sancisce il gradito e atteso ritorno del duo.