domenica, Dicembre 22, 2024

Lisa Germano / live @ Sintetika 6-05-2007

Fotografie di Monelle Chiti

This is a happy song
Cause I want cancer of everything

(Lisa Germano)

L’anima scarnificata di Slide, l’album più marcatamente prodotto di Lisa Germano è l’essenza del suo approccio vivo al pianoforte; una dolorosa mise en abyme del suo stesso songwriting. Nessun alibi performativo, nessuna concessione all’intrattenimento se non quell’ipnosi che dopo i primi 20 minuti di concerto rende tutto uguale e tutto diverso nella ricerca di una dissonanza complessa e intima che ferma il flusso narrativo delle sue antiballad, a volte per seducente noncuranza, più consapevolmente alla ricerca di una deviazione armonica che svela la crudele aridità dei sentimenti di affezione, anche alla melodia.

Chi conosce la discografia di Lisa Germano e ha provato a rintracciare nell’interstizio tra liriche e un verseggiare fancilullesco il segno di un dolore che si fa beffe di qualsiasi monade pop, sa bene quanto la sua scrittura giochi con lo slittamento di senso, tanto da avvicinare alcune delle sue illusioni narrative alle immagini e al testo fatto di ripetizioni ed ellissi di un film come Desordre, una delle più belle immagini strappate alla carcassa del rock contemporaneo.

Persino il bel cd di Frida Hyvönen appare come un gioiellino transitorio e sopravvalutato se confrontato con la forza della musicista dell’Indiana, da sola con il suo infinite piano.

E’ lo stesso approccio sciatto e vicino alle deviazioni della follia che John Cale presenta con imperizia tecnica e con la variante della furia; gli scatti di Monelle Chiti che sostengono queste parole, colgono questa strana illusione tra ipnosi e senso della dis-misura; svelano l’apparente fragilità di uno splendido concerto, rivelano la paura del vuoto con cui nessun performer avrebbe il coraggio di confrontarsi.

Lisa Germano Live at Sintetika, Firenze.

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Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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