Se siete alla ricerca di un album scanzonato e gioioso, Sidewalks è quello che fa per voi. Si tratta del terzo lavoro di Matt Johnson e Kim Schifno, studenti al Pratt Institute di Brooklyn e, a quanto loro stessi dicono, neofiti musicisti dal 2004 in poi. La ricetta già collaudata in precedenza si è mantenuta sostanzialmente la stessa: ritmi energetici e nervosi, presenza ingombrante della batteria e melodie semplici, quasi in stile dance. L’album sembra essere rivestito da un alone squisitamente anni ’80; l’onnipresenza del sintetizzatore – base della maggior parte delle canzoni – , si amalgama con la voce nasale e da ragazzino nerd di Matt mentre la drum machine continua ad essere molestata dalla giovane Kim. Block After Block è il brano di apertura, un’orecchiabile sequenza ripetitiva di accordi ritmici che paiono quasi campionati, battimani costante di fondo e il tempo che va progressivamente crescendo andando poi a concludersi di colpo. AM/FM attacca con un piccolo cammeo di Just Can’t Get Enough dei Depeche Mode confermando così la latente influenza eighteen che percorre il lavoro. Tra i pezzi più suggestivi sono da segnalare Where You’re Coming From, specialmente per il timido affacciarsi degli archi che dona all’album un po’ di divagazione sonora, e Red Paint, pezzo energetico che alterna parti veloci a pause cantate quasi a cappella. Dieci canzoni per un totale di trentacinque minuti o, se preferite, un buon intermezzo sonoro nei vostri ascolti a rotazione. La semplicità è l’essenza (ma alla lunga anche la condanna) del duo, che sembra essere diventato abilissimo nel confezionare tracce a partire da spogli riff del synth. Rispetto ai trascorsi, Sidewalks non restituisce appieno le potenzialità dei due ragazzi che invece brillavano nei precedenti lavori; i testi sono per la maggior parte scritti in modo troppo semplicistico e bambinesco così come le musiche e gli arrangiamenti tendono ad essere ripetitivi. A dispetto di Yeah Yeah’s (2008) in cui la spinta punk aveva provocato un’eco di apprezzamenti, in questo lavoro Matt and Kim hanno ridimensionato quei suoni grezzi e magmatici che si sono contratti e allineati all’interno delle possibilità del synth. Punto di svolta del lavoro è stata la produzione di Ben Allen in passato ingegnere del suono per Diddy e Bad Boy e che ha registrato il debutto per i Gnarls Barkley. Allen conferisce a Sidewalks un taglio per alcuni aspetti hip-hop allontanando l’album dalla composizione più punk rock degli scorsi lavori. Nonostante questo cambio di rotta, Matt and Kim mantengono alta la capacità di creare un buon coinvolgimento ritmico trasmettendo scariche di nervosa e fanciullesca vitalità. L’energia è la stessa, è solo stata incanalata in modo diverso.