I Torinesi Merçe Vivo debuttano con un primo full lenght dopo un Ep autoprodotto pubblicato nel 2006. Marco Milanesio (già con Larsen, Xiu Xiu, 9cento9, Perturbazione) è ancora alla consolle per questo nuovo album in uscita il 15 settembre per Nagual Records e il risultato si è decisamente perfezionato nel restituire compatezza e un suono più aggressivo sviluppato intorno al sax tenore di Eros Giuggia che si inventa un paesaggio sonoro urbano e fumoso memore di alcune atmosfere care ai Morphine; c’è molto rock italiano degli ultimi quindici anni nel songwriting della band ma si salva da un citazionismo diretto grazie anche alla voce oscura di Lukasz Mrozinski e a una tendenza dark-wave che si fa molto evidente in un brano come Nuvola e nella coda strumentale di Immagina, suggestione nerissima che ricorda l’esperienza di band ai margini come i Sad Lovers and Giants o più semplicemente i Diaframma di Siberia. I Merçe Vivo riescono a dare il meglio nei brani più potenti, emergono l’attacco metallico di livida e il muro chitarra/sax di aria, forse il brano che più di altri assorbe la lezione CCP e la trasforma in un’esperienza orginale e maggiormente incisiva rispetto ad altre band che giocano con questa materia, I Merçe Vivo sono una band molto più colta della media ma la tendenza generale di imbarcoimmediatoin7minuti è un misto di eclettismo e incertezza, tanto che il risultato è certamente molto ricco ma rischia la dispersione dentro l’economia di ogni brano. I Merçe Vivo sono su myspace da questa parte.