Lullabies, il secondo album dei Miss Derringer è uscito l’8 agosto per Sympathy for the records industry, e ad un primo ascolto conferma la stessa superficie romantica ricavata da quanto di romantico sia possibile rintracciare nell’universo Lynchiano, probabilmente con una propensione selvaggia verso le radici di un songwriting che è affiliato a John Doe più che a qualsiasi altra scoria Punk; Death Car Ride, il primo singolo estratto, segue questo tracciato con un incedere spectoriano che punisce la tentazione di fare il verso alle shirelles con una tramatura folk che ricorda il latrato ubriaco degli ultimi X, quelli di See How We are tanto per intenderci. Liz Mcgrath e Morgan Slade danno vita al secondo atto della leggenda costruita intorno a Miss Derringer, un dispositivo narrativo messo in moto da una raccolta di 13 canzoni coadiuvate per alcuni episodi dal drumming essenziale di Clem Burke dei Blondie e prodotto da quel Derek O’brien che ha guidato dietro la consolle band come i Social Distortion e gli Adolescents. L’artwork del cd è un assaggio dell’attività artistica di Liz McGrath, assolutamente da approfondire con una visita al suo sito ufficiale. Da www.missderringer.com è possibile ascoltare due estratti dall’album, mentre per un viaggio più agevole nei suoni di questa straordinaria rock band myspace fa il suo dovere con tre tracce in streaming, compresa la splendida Better Run away from me; una disseminazione di tutti gli elementi pop/folk/roots più canonici nello specchio deformante del tempo, handclaps compresi. L’album si acquista in versione elettronica su Itunes presso questo link e per chi è ancora schiavo degli oggetti nel più consueto packaging fisico presso il sito ufficiale della band.