martedì, Novembre 5, 2024

Nirvana – Nevermind Deluxe Edition

Le limature di Butch Vig e il tanto vituperato mix di Andy Wallace (chiamato in soccorso grazie al lavoro svolto su Season in the Abyss degli Slayer) hanno reso digeribili quelle chitarre distorte persino a vostra nonna, permettendole di guardare oltre la superficie e di apprezzare la valenza universale di soluzioni armoniche quasi Beatlesiane. Praticamente la quadratura del cerchio. È noto come gli aspetti produttivi dell’album imbarazzassero tremendamente Cobain.“Suona più come qualcosa dei Mötley Crüe che come un disco punk”, dichiarò all’epoca il nostro, e non si sbagliava: Nevermind suona proprio come un disco di metal mainstream. Domandiamoci però se anche questo non sia da considerarsi un valore aggiunto. Il trattamento riservato all’opera denota la solidità industriale tipica delle grandi produzioni: nessuna ricerca di soluzioni originali, si va dritti al punto. Il suono deve essere potente. Proprio questo atteggiamento volto alla funzionalità ha permesso all’album di durare. Nevermind è sì il disco più rappresentativo di un’epoca, ma al contrario di molti lavori coevi non ha subito l’inclemenza del tempo. Ancora oggi, un lavoro di questo tipo verrebbe realizzato secondo i medesimi standard. Mentre scrivo, nello stereo gira una copia cd acquistata nel 1995: nonostante i graffi le chitarre rombano come i motori di un jet e quell’animale di Dave Grohl, quando pesta sui fusti, fa ancora tremare le mura di casa. A fronte di quanto è stato detto fino a qui, una versione deluxe che proponga alternate mix e lost tapes mi sembra un’operazione piuttosto superflua, un …what if? in stile Marvel, un ozioso giochino per segaioli. Ciò che doveva accadere è accaduto e, nonostante i Placebo, possiamo dire che ne è valsa la pena. Abbiamo una splendida testimonianza al riguardo, limitiamoci ad ascoltarla. Lasciamo le cose come stanno e non perdiamo tempo a riesumare cadaveri. Ah, ci sarebbe poi la questione degli inediti… ma tra fughe di dati sul web e pubblicazioni ufficiali promosse dalla vedova allegra, non vi offrono niente che non conosciate già. Amen.

Federico Fragasso
Federico Fragasso
Federico Fragasso è giornalista free-lance, non-musicista, ascoltatore, spettatore, stratega obliquo, esegeta del rumore bianco

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