L’ultimo Giorno Era Ieri è la recente uscita della formazione veneta Nova Sui Prati Notturni in cui militano Federica Gonzato, Gianfranco Trappolin, Giulio Pastorello e Massimo Fontana. Parliamo di un album crepuscolare e introverso, in grado di catapultare fin dalle prime note dentro ad atmosfere medievali. I suoni grevi e abissali fanno da cornice e accompagnano i ritmi lenti e ciclici delle tracce, permettendo la declamazione quasi oratoria dei testi. È opportuno svelare fin da subito che non si tratta di un album dall’ascolto immediato quanto di un lavoro stratificato dove convivono diverse influenze musicali e artistiche. E se l’ascolto di un album, dovrebbe, essere sempre trattato come un impegno e non come la colonna sonora delle azioni quotidiane, per L’Ultimo Giorno Era Ieri questa regola non scritta diviene un ordine. In effetti, si tratta di un album che pretende d’essere ascoltato senza contaminazioni e che monopolizza fin da subito e in modo totale l’attenzione. Cinquanta minuti che condensano una materia che si potrebbe genericamente definire post rock, dieci tracce che vanno via via a rarefarsi, sorrette da esili soliloqui sonori tali per cui basso, chitarra, batteria e voce non concertino fra loro, ma proseguano ciascuno in modo indipendente. Lo dicono bene Signore Delle Cime, mistica traccia di apertura sia negli arrangiamenti sia nel testo, una rivisitazione di un canto di Bepi De Marzi, così come L’Orto Dei Veleni il cui testo è ripreso da una poesia di Palazzeschi o ‘86, traccia cantata in albanese. Particolarmente efficace e d’impatto il giro di basso iniziale di Oggi che richiama con esattezza certi passaggi dei Joy Division. A brani cantati si alternano pezzi strumentali come Manuel Baldini (dedicata all’omonimo pittore vicentino) e l’omonima Nova Sui Prati Notturni, una serenata arrangiata al suon del frinire dei grilli, una sorta di campionatura ambientale. La luna nuova è un simbolo di rinascita fertile ma nonostante ciò è un oggetto che inquieta per i suoi continui cambiamenti e riconduce alla dimensione ancestrale soffocata dalle abitudini del quotidiano. Stesi sui prati, osservare una luna simile può rivelarsi nocivo all’anima e al corpo perché perdersi nelle più sconfinate e pure riflessioni è malevolo per le menti assopite.
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Tracklist
Signore Delle Cime | Percorsi Astrali | Oggi | 86 | Tempo Celeste | Dodiciminutiundicisecondi | Manuel Baldini | Malkuth (il Regno) | Nova Sui Prati Notturni | L’Orto Dei Veleni [/box]