Nina Menkes è quasi completamente sconosciuta in Italia, non solo dal grande pubblico, ma in modo imbarazzante anche da una fetta della crtitica specializzata. Cineasta davvero autonoma, produce, gira e monta i suoi film in totale indipendenza, chi ha avuto la fortuna di vedere opere come Magdalena Viraga, The Bloody CHild e il recente progetto interattivo intitolato The Crazy blood female center sa bene come sogno, violenza, e una capacità estrema di forzare i margini del cinema documentario, siano alcune delle caratteristiche del suo talento. Il suo cinema sperimentale risente dell’influenza di cineasti come Maya Deren, Bunuel, Lynch, ma elabora un percorso personalissimo della scrittura, vicino ai romanzi più estremi di Joanna Russ, dove livelli molteplici di realtà, parola, suono, immagine e memoria costruiscono un testo mutante difficilmente ascrivibile alle strategie del cinema di finzione e anche a quelle del cinema documentario. Phantom Love, Il nuovo “fiction film” di Nina Menkes è stato presentato in anteprima mondiale questo gennaio all’ultimo Sundance Film Festival, per il momento siamo riusciti a vedere solamente uno splendido trailer che abbiamo prelevato dal profilo ufficiale myspace, nella speranza che il film acquisisca visibilità anche in Italia, grazie al circuito dei festival. Sempre presso lo stesso profilo myspace è possibile visionare una serie di excerpts extra-trailer del film.