venerdì, Novembre 22, 2024

Phonic Culture Club – Day By Day (Autoproduzione, 2012)

Proprio quando inizi a pensare che l’inarrestabile proliferazione di nuovi gruppi sia sostanzialmente un male, che il livello medio delle band italiane sia notevolmente involuto, quando pensi che internet ci abbia reso più democratici ma anche più poveri culturalmente ed abbia fatto un gran male al tanto denigrato, ma ora tanto rimpianto, muisc biz, proprio quando smetti di aspettarti qualsiasi cosa dai dischi che recensisci, proprio allora accadono le belle sorprese. E non solo a causa del sostanziale abbassamento delle aspettative. Proprio in quel momento scopri un gruppo giovane e fresco, con un sound internazionale e un sapore delizioso. Certo si potrebbe dire che il timbro del vocalist non sia dei più particolari presenti sulla piazza, e il genere che fanno non è poi così originale. Critiche trascurabili paragonate alla futuribilità di questo progetto. Otto tracce dalle atmosfere intime e malinconiche a volte fin troppo rarefatte, altre volte fin troppo sentite. Il classico rock all’italiana, che unisce tutti in una grande chiesa da Ligabue e Canali, e il retaggio intellettuale dei cantautori con gli occhiali sembrano dimenticato in favore di scampoli di Regno Unito cuciti assieme a lembi flanellati di Indie-rock statunitense e ornati da trame di sensibilità nord europea dai colori pastello. Se cercate dei riferimenti oltralpe vi possiamo citare gli Smiths, i Poor Moon e Nick Drake. Se invece cercate dei loro simili da poter apprezzare, rimanendo in territorio italico, si potrebbe andare a disturbare i campani Il Cielo di Bagdad, i pesaresi Be Forest o i mai troppo celebrati A Classic Education. Senza parlare di una miriade di altri gruppi più o meno noti che percorrono la stessa strada. Un sentiero tortuoso, ancora poco tracciato nelle nostre valli, che sicuramente aiuterà a rendere più esportabile la nostra musica. Magari non più originale, sicuramente ‘nuova’ e ‘estranea’ almeno per i nostri datati stilemi. Troppo reiterati e troppo raramente innovati.

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Phonic Culture Club in rete

Tracklist:

Askew Road | Grand Canyon | Oslo | Pizza Hut | 5:30 pm Cloudy Day | Sunset | Somewhere | The Last One [/box]

 

 

Emanuele Lanosa
Emanuele Lanosa
Emanuele (detto Lello), 25 anni, ha terminato nel 2009 gli studi universitari, concludendo la sua carriera accademica con una laurea alla Statale di Milano in filosofia teoretica su Charles Taylor. Coltiva interessi quali basket, cinema, letteratura e ovviamente musica.

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