L’esordio discografico della Piccola Banda Brigante prende il nome di Certi ricordi, e già solo dal titolo, si profila come uno spaccato nostalgico di suoni e vissuti. Interamente capitanata da Antonio Brigante, questa formazione Romagnola, porta a spasso una carovana fatta di ambientazioni folcloristiche e popolari, dove non mancano le nostalgiche rivisitazioni dei suoni valzer che riempivano le balere non molti anni fa. Si respira la necessità di attingere quanto mai al trascorso, raccontando, con una dose d’ironia, i fatti di vita incastonati nella verde Emilia Romagna. Questo disco ha connotati folk e cantautorali, con forti attinenze allo spaccato classico della canzone popolare italiana. Come accennavo prima, è pregno di quotidianità, di quegli attimi che vanno acciuffati al volo e inquadrati in una diapositiva, per raccontarli, a tua volta, con leggerezza tale da farli sembrare quasi irreali. Antonio ha molta dimestichezza in questo, lo troviamo narrarci una mattina estiva in 7:43, con piglio così naturale da farti perdere le melodie che si snodano sotto alla sua voce narrante, melodie che non si discostano mai da quel dolce folk di mondo che rimbalza cadenzato in un “piatto” popolare nostrano. Lo stesso vale per Un giorno in stazione, che strizza l’occhio a Vinicio Capossela, il maestro del nostro palcoscenico folcloristico che non faticherebbe nel duettare al fianco di Brigante. Le sonorità gitane e leggere colpiscono per il sapore così veritiero e diretto, che dettano i tempi di questo ritratto dai colori tenui. In Sabato di pace, si toccano tematiche impegnative ( La manifestazione a Vicenza contro l’ampliamento della base militare ) con lo stesso spirito che contraddistingue la Piccola Banda Brigante, toni sarcastici e melodie impossibili da non ballare. In Ciccillo si torna a novellare la vita di tutti i giorni, i lavori gli impegni e il sudore che c’è dietro lo sfornare, quasi meccanizzato, del pane, ritmato e musicato a dovere come fosse in un film di Fellini. Un esordio che non sa di esordio questo Certi Ricordi, che porta in luce sfaccettature sonore, e non, di uno spaccato temporale d’Italia che abbiamo forse scordato troppo in fretta. Certamente un capitolo d’inizio che offre garanzie solide per il proseguo di questo viaggio chiamato Piccola Banda Brigante.