Pink Mountaintops, la creatura del giovanissimo Stephen Mcbean dopo Jerk With a bomb e Black Mountain, ha suscitato reazioni controverse sin dal primo album del 2004; tra le osservazioni meno acute, l’idea che dietro questo combo Canadese si nascondesse il solito frullatore riempito con ingredienti riciclati; salvo poi esaltarsi per le solite sclerosie stoner che affliggono il panorama della musica Indipendente di questi anni. L’esordio di Pink Mountaintops giocava con la retorica di Velvet Underground, e il bilanciamento tra sintesi e dilatazione del Neil Young migliore e più intemperante, a mio avviso secondo coordinate davvero stimolanti e orientate verso la distruzione sistematica del meccanismo nostalgico. A Febbraio 2006 esce finalmente la seconda prova su cd, sempre per JagJaguwar records e con un titolo che per suggestione sfrutta il finto palindromo di Sonic Youth: Axis of Evol. In rete è disponibile un piccolo assaggio sotto forma di breve traccia della durata di un minuto e quarantasette secondi. Newdrugqueens (altro, giocoso bisticcio di parole) ha un attacco a là Sonic youth e procede con lo sberleffo pop di un beck in acido e il supporto di cori davvero mesmerizzanti; splendido.