Fidandosi troppo di movimenti ed emozioni (e-motion/s) la voce di Kristina Dutton potrebbe essere ingabbiata sulla stessa duttilità semantica di Laetitia Sadier; una categorizzazione non da poco, ma si tratta sicuramento di un riferimento di superficie, perchè se la musica di Smallwire condivide un appeal timbrico sicuramente vicino al blueprint Stereolab, c’è lo spessore di una storia che per arrivare ai Tortoise o alle cose migliori di American Analog Set (tanto per fare due nomi) passa dai Pell Mell di Steve fisk con i quali Smallwire condivide un uso cinematico di tastiere, piano, e soundscapes elaborati dalla potenza visionaria della voce e del violino di Kristina. La band di Chicago non ha ancora realizzato un cd vero e proprio anche se i presupposti ci sono tutti; attraverso il sito ufficiale se vi spostate nella sezione listen è possibile ascoltare ben sei tracce, tutte davvero notevoli, e soprattutto contattare Kristina a smallwire@yahoo.com per avere informazioni sulla realizzazione delle tracce in formato cd. Altro spazio consultabile è la pagina di Smallwire su Myspace; Indie-eye propone il download del brano che preferisce.