In attesa di raccogliere tra queste pagine i migliori dieci album del 2005 (per Indie-eye, si intende) e di cominciare a sentire l’odore di colla, plastica e stampa delle prime uscite 2006, vediamo di recuperare frammenti sonori ignorati o dimenticati dalla rete. E’ il caso di Summer Lawns, già alla terza uscita da luglio 2005 e solamente alla prima per quanto riguarda la lunga durata. E’ probabile non ci si avventuri a parlare di una band che, invitata all’ultimo Jeff Buckley Tribute ufficiale tenutosi a Chicago, risulti fin troppo derivativa rispetto ai modelli più percepibili (Radiohead, Jeff Buckley appunto); come se l’ultimo Elbow, da questo punto di vista, non avesse toccato il fondo. First We Waited…then it started, acquistabile direttamente dal sito della Stunning Models on display Records in realtà ha molte carte in più rispetto alle “referenze” già citate, che da un certo punto di vista rappresentano la fucina e la tomba di molto pop/rock indipendente (inter)nazionale. Low, Yo la tengo, qualcosa dei Bark Psychosis più convincenti e il songwriting pluviale di Mark Kozelek sono per esempio altre radici da tenere in considerazione, anche se la voce di Jeremy Linzee gioca sicuramente con i fonemi e la retorica di Buckley in più di un episodio. E’ possibile ascoltare in streaming alcune tracce dell’album attraverso la pagina della band di Brooklyn presente su Myspace, oppure avventurarsi in un ascolto completo dal player integrato nella mainpage del sito ufficiale. Indie-eye vi propone il download edi una traccia, per chi non ama le derive da navigazione.
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