Alcune infami allucinazioni auditive non vogliono lasciarmi in pace, e si sono ben sedimentate, a furia di catalogare tutto quello che capita di ascoltare e che sfugge o slitta su altri suoni; si perchè la voce di Ryan McCullagh di The Paper Cranes a tratti mi sembra in modo sfacciato il simulacro di un Robert Smith afono, cosi afono da trascolorare repentinamente nella metrica da filastrocca britpop tipica di Demon Albarn. The Paper Cranes vengono da Victoria, Canada e sono diventate una delle live band locali più accreditate. L’appeal del loro suono è un cazzotto alla The Who privi di tecnica d’attacco; provate a pensare ad un brano come I can’t explain completamente desaturato e privato della potenza dinamica, eseguito dai Beat Happening e immerso a bagno nella candeggina wave in stile anni ’80, ecco, dovreste ottenere un’idea approssimativa della musica di The Paper Cranes. Il combo 2chitarre/basso/batteria/tastiera ha recentemente lavorato in studio a Vancouver per l’imminente EP di debutto, insieme al produttore Howard Redekopp già con The New Pornographers e Tegan and Sara, il sottovalutato duo anti-tatoo che nell’imminenza di un week-end disimpegnato rappresenta un vero e proprio corroborante, cosi da obbligarmi a divagare per un attimo e a consigliare questo I knowiknowiknow in formato mp3, direttamente scaricabile da qui. Si diceva di questa next (big) thing tutta Canadese dei The Paper Cranes , nessuna possibilità d’acquisto per il momento, ma un bello streaming in real audio della loro produzione direttamente da qui ; e il download diretto di tre tracce scaricabili da questo post e risucchiate direttamente dal loro sito ufficiale.