The Rosebuds sono Ivan Howard e Kelly Crisp, vengono da Raleigh (NC) e pubblicano i loro album sulla storica e attivissima etichetta Merge Records. Ad aprile è uscito il loro nuovo e terzo lavoro intitolato Night Of The Furies, album che attendevo con una certa curiosità dopo il notevole Birds Make Good Neighbors del 2005. Le attese sono state ben ripagate e la curiosità anche, dal momento che Night Of The Furies riserva delle sorprese piuttosto interessanti. La novità più rilevante riguarda il suono e l’arrangiamento: l’atmosfera più intima e casalinga del precedente album viene abbandonata a favore di una produzione più ambiziosa e magniloquente; delle canzoni indie-folk-rock cui eravamo abituati resta giusto l’atmosfera romantica e malinconica. In “Cemetery Lawn” l’ampio utilizzo di archi fa pensare direttamente agli Arcade Fire, ma sono soprattutto i ritmi, le tastiere e i beat elettronici di “Get Up Get Out”, “Hold On To This Coat” e “When The Lights Went Dim” che ammiccano sorprendentemente agli indie-dancefloor dando un’inedita sfumatura anni ’80 alle melodie dei Rosebuds (vengono in mente i New Order ma anche i Talk Talk e i Roxy Music). Insomma, una vera e propria svolta nel suono dei Rosebuds che forse lascerà con l’amaro in bocca gli estimatori della prima ora ma che potrebbe consentire alla band del North Carolina una rapida ascesa nel sempre più fitto sottobosco indipendente americano. In fondo i cambi di rotta e la ricerca di nuove soluzioni sono sempre ben accolti se, come in questo caso, accompagnati dalla consueta qualità delle composizioni e da un’ispirazione melodica indiscutibile.
Loro, per il momento, incassano una promozione a pieni voti da Pitchfork, se ne vanno in tour negli States e trovano il tempo di scrivere una lettera aperta a Frank Black per chiedergli se la loro cover di “Break My Body” è meglio che la canti lui o lei… insomma hanno proprio l’aria di spassarsela.
Sul loro profilo myspace è disponibile un preascolto di alcuni brani e il download di “Get Up Get Out”.