venerdì, Novembre 15, 2024

The R’s – Empire Mickey (Foolica Records, 2012)

The Record’s hanno cambiato nome, l’hanno contratto in un laconico The R’s (leggi la foto intervista da questa parte) e qualcosa di affine è avvenuto anche per Empire Mickey, EP di cinque tracce, fresca uscita di casa Foolica. Diciassette minuti per offuscare il pop erboso e pluviale di De Fauna Et Flora, i suoi richiami alle sonorità che fanno la spola fra The Byrds, Beatles, Beach Boys e i tocchi felpati di batteria. Proprio la batteria, affidata alla mani e alla braccia di Mauro Gambardella, occupa i primissimi secondi dell’ascolto di Empire Mickey, introdotto da una marziale Pictures On The Water, ottimo opening dai suoni densi e vibranti. Unkind riesce magicamente a coniugare le note acute del falsetto con le basse frequenze e gli attorcigliamenti delle tastiere, mentre Brainwaves e Jo mantengono vivo il legame col passato, specialmente grazie alle percussioni incalzanti e alle linee di basso dal sapore caraibico. In Heaven I Used To Belive chiude in grande stile l’EP, con la parte vocale affidata a Pietro Paletti che va progressivamente stirandosi fino ad essere risucchiata dalle corde della chitarra. Se dietro la troncatura da Record’s a R’s ci sono motivi da azzeccagarbugli (alle soglie delle date oltre oceano la band ha dovuto recidere vocali e consonati per evitare l’omonima con una band inglese), si può legittimamente sospettare che dietro il cambio di rotta nella musicalità dei The R’s, ci siano il bisogno di indagare il versante più cupo del pop, distorcendo e strapazzando le ballate a cui avevano abituato. E si può ugualmente supporre che la location scelta per la registrazione e il mixaggio dell’EP, abbiano influenzato l’architettura complessiva; ospitato presso il TUP Studio di Brescia, l’album è stato curato da Pierluigi Ballarin (chitarra e una delle voci dei The R’s) e da Stefano Moretti (nel duo electro/industrial dei Pink Holy Days). più lontani dalla posticcia riproposizione delle ballate beatlesiane, e più vicini al fascino della musica sintetica, The R’sdimostrano di avere decisamente nerbo nel rivoltare con veri colpi di classe quella materia oltremodo citata che passa sotto il nome di pop. La spiagge assolate e cocenti che trovavano forma in De Fauna Et Flora, si sono trasformate in grotte baritone, dove i suoni echeggiano distanti e primordiali.

Giulia Bertuzzi
Giulia Bertuzzi
Giulia vede la luce (al neon) tra le corsie dell'ospedale di Brescia. Studia in città nebbiose, cambia case, letti e comuni. Si laurea, diventa giornalista pubblicista. Da sempre macina chilometri per i concerti e guadagna spesso la prima fila.

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