Sembrava che niente potesse crescere nella sonnolente Umbria, nemmeno l’erba sulla cima del Subasio. E invece, grazie all’attività della piccola etichetta di Umbertide To Lose La Track una nuova scena regionale sta lentamente emergendo e – ci auguriamo – otterrà presto lo spazio che si merita. Dopo i Tiger! Shit! Tiger! Tiger! da Foligno ecco affacciarsi alla ribalta i Trans Vz da Terni. Attivi dal 2004, nascono come duo indie/folk ma allargano ben presto il loro organico a power trio e si dedicano all’esplorazione di panorami sonori ben più sanguigni. Una mossa riuscita, almeno a giudicare da questa opera prima (che arriva dopo due EP autoprodotti). Fin dall’iniziale Jimmy (the Jukebox) appare chiaro che i brani contenuti in questo “Progress/Regress” sono delle vere bombe. Un rock che guarda alla scena indipendente americana a cavallo tra gli ottanta e i novanta, in cui non mancano spunti prettamente post-punk. Energia da vendere e ritmi serratissimi, nessuna velleità concettuale, molto sangue e sudore. Una vocalità sopra le righe debitrice dei Fugazi, tanta attenzione verso le dinamiche e gli intrecci strumentali che a tratti (Headache For Dinner, Regress) arrivano a ricordare i Minutemen, altrove raccolgono l’eredità dei Violent Femmes (le intro di Old Mountain Man e Regress, la finale I’ve Lost My Horse in Ohio). Il tutto condito da un superbo senso della melodia, che avvicina in più di un’occasione la musica del gruppo al pop angolare degli XTC. Un ottimo prodotto che probabilmente troverà nella dimensione dal vivo la sua declinazione più appropriata.