Negli ultimi tempi l’americana Lefse si è fatta notare grazie a produzioni di ottima fattura (i nostri A Classic Education, Dominant Legs, Cockoo Chaos), assumendosi l’onore e l’onere di rappresentare al meglio il variegato mondo dell’indie pop/indie rock. I nostri non sbagliano un colpo e proseguono inesorabili nel loro scouting producendo l’EP (per modo di dire: 5 brani più tutti i remixes, per un totale di 10) degli Way Yes from Columbus. Siamo dalle parti del revival dei suoni world ed afropop riportati in auge da gente come i Vampire Weekend, ovvero: prendo Graceland di Paul Simon, lo riattualizzo con alcuni abbellimenti e giochetti elettronici e lo interpreto con la sensibilità di una indie band attuale. Bisogna aggiungere che, rispetto ai vampiri, i Way Yes hanno un pochino in più di pepe al culo e un pochino meno di fighetteria, nonché una sana voglia di sperimentare (seppur tenendo bene i piedi all’interno dei confini del pop) che ogni tanto li fa partire per la tangente (vedi le code di Gino e Ties). Il botto lo fanno con due brani che sprizzano solarità, ritmo e joie de vivre come Walkability e Important, entrambe delle rappresentazioni perfette di un’Africa immaginata nella propria cameretta con i leoni gentili, i costumi etnici e via dicendo, ideali da ballare davanti al falò di una spiaggia al tramonto, con pochi amici giusti e qualche marmocchio scorrazzante.