domenica, Dicembre 22, 2024

Welcome to The Welcome Wagon (Asthmatic Kitty Records 2008)

Welcome to The Welcome Wagon è il debutto del Reverendo Vito Aiuto e di sua moglie Monique, ministri della chiesa Presbiteriana della Resurrezione nella città di New York e già conosciuti localmente come duo live attivo durante gli incontri e le attività seminariali. Registrato, prodotto e arrangiato da Sufjan Stevens, amico fraterno di Vito Aiuto, già coinvolto in uno dei Christmas Album del songwriter di Detroit, è una vera e propria ricerca salmodica che passa attraverso la tradizione del salterio Presbiteriano, i salmi dell’antico testamento e la perdita della grazia nella visione di alcune preghiere contemporanee e laiche raccontate con la lente dei Velvet Underground (Jesus) e di Morrisey (Half a person). Le radici del Gospel, nella commistione tra il contesto religioso e quello secolare di una storia fatta di performance sono ricondotte ad una forma che raccoglie le suggestioni più intime della musica folk, elementi Dixie, e soprattutto una versione contemporanea e pop della potenza Jubilee. Un risultato di insieme che permette di risalire ad un crocevia di influenze, inclusa la stessa ricerca musicale di Stevens, mentore del  progetto con una forte presenza di stile; un marchio di fabbrica destinato a potenziare le intuizioni di un songwriting nato dal racconto, da un piccolo glockenspiel e da una Parlour. Sincretismo storico-musicale che si riverbera nella release materiale dei dodici brani dell’album, otto anni di lavoro tra home recordings, esibizioni catturate durante alcune funzioni religiose e la produzione in studio. Inutile dirlo, la presenza degli arrangiamenti è decisamente incisiva sin dalle prime note, il minimalismo solare di Stevens contamina tutti i brani e gli dona la forza strumentale e culturale delle sue produzioni, ma sarebbe un errore valutare il talento di Vito e Monique alla luce di questa benedizione illustre. Welcome to The Welcome Wagon innesta quel sincretismo di cui si parlava nello sviluppo di un racconto che eccede il tessuto musicale; un’ideologica scrittura del cuore, come quella che Stevens mutua da Carl Sandburg, permette al duo di uscire dallo schema dell’adorazione cristiana grazie ad uno sguardo davvero vasto sull’idea di fede, tanto da riscrivere quasi per intero il senso di Half a Person come visione non escatologica sulla ricerca della propria identità, collocata in quel lembo sottile che segna il confine tra essere tutto e niente: “In the days when you were Hopelessly poor I just liked you more”. E’ un regno del transito dove il racconto di resurrezione quotidiana di Lenny Smith (But for you who fear my name) coesiste con la passione dolorosa descritta da William Johnson in un classico della salmodia Presbiteriana come Deep Were His Wounds, And Red; libertà e rigore, permeabilità e resistenza; un territorio bellissimo e scomodo.

Welcome to The Welcome Wagon esce il 9 Dicembre 2008 per Asthmatic Kitty Records

La pagina ufficiale del Reverendo Vito Aiuto e di sua moglie è da questa parte.

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

ARTICOLI SIMILI

GLOAM SESSION

spot_img

CINEMA UCRAINO

spot_img

INDIE-EYE SHOWREEL

spot_img

i più visti

VIDEOCLIP

INDIE-EYE SU YOUTUBE

spot_img

TOP NEWS

ECONTENT AWARD 2015

spot_img