domenica, Novembre 24, 2024

Gli Amore: i wanna be your Pop!

AmoreLa rete riserva sorprese inquietanti, e se non fosse stato per questo blog probabilmente non mi sarei imbattuto cosi presto nella musica degli Amore, combo di sghembi fiorentini apparentemente innocui a partire dal nome,  ma con qualche traccia genetica rilevante nel curriculum; Samuele Bucelli (Batteria, Glockenspiel, voce) è un Ex Baustelle, Gionni Dall’orto (basso, glockenspiel, voce) suona con Marco Parente e Paolo Benvegnù, Guglielmo Gagliano (chitarra, solton) collabora con Enrico FInk  Alessandro Fiori (voce, chitarra) bazzica il clan dei Mariposa Massimo Fantoni (chitarra, chitarra e chitarra) ha un curriculum spaventoso che oscilla tra la partecipazione al Pippo Chennedy show come session man, fino alla collaborazione con artisti del calibro di Andrea Chimenti, Giancarlo Onorato, Teresa De sio, Consorzio Produttori Indipendenti e altri per i quali, ci dispiace, non c’è sufficiente spazio per poterne far menzione in un post. Se fate un veloce calcolo, gli Amore si portano dietro pezzi e schegge del miglior rock indipendente made in italy che atualmente sia possibile ascoltare, nonostante la band sia ancora in quella fase che oscilla tra l’autoproduzione e l’imminente esplosione in qualcosa che non siamo in grado di prevedere; tant’è hanno ricevuto una certa attenzione dalla stampa specializzata (Blow Up in primis) e a giudicare dal loro sito, c’è un gran fermento intorno a concerti, download e la preparazione di un nuovo disco. Ma quello che è più interessante, è l’impasto sonoro totalmente schizoide che l’achimia degli Amore riesce a mettere insieme con un amalgama di riferimenti davvero impressionante. Nella breve biografia che hanno inserito nel loro sito grazie ad un illeggibile PDF (hanno decisamente bisogno di un webmaster) gigioneggiano sulle possibili influenze del suono che producono, sciorinando senza vergogna i nomi di Xtc, Talking Heads e Adrian Belew. Sull’ultimo nome, anche solamente leggendo la composizione della line-up, non dovrebbero esserci dubbi;  la duttilità della chitarra di Massimo Fantoni, autore insieme al contrabbassista Francesco Tomei di uno degli episodi più convincenti e sperimentali della defunta collana i Taccuni prodotta per CPI, è una garanzia di ricerca e di possibilità. In effetti l’ascolto del primo EP degli Amore, intitolato I tendaggi del primo semestre, e interamente scaricabile da questa pagina web, fa pensare ad un approccio colto verso le intuizioni più difficili della no wave senza tempo; piuttosto che un’ennesima salsa alla Franz Ferdinand, gli Amore sono capaci di servire uno spettro sonoro ricco di invenzioni, progressivo nel senso originario del termine e assolutamente divertente. Per chi scrive ci sono molti livelli d’interesse e soprattutto un genuino filtro Zappiano che passa attraverso il caleidoscopio deviato di Capt. Beefheart e la follia anti-folk di  TFUL282 ; ma attenzione, il tutto con un bel sigaro piantato dritto dritto nell’occhio dello spettatore, ovvero il manifesto a là XTC che ricorda costantemente di non crederci troppo gridando, This is Pop

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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