Italia wave, nell’ormai nota odissea che ha seguito il percorso da villa montalvo all’area Osmannoro Sud si accinge a costruire una macchina per eventi che deve fare i conti con alcuni problemi strutturali dell’area, non ultima la difficoltà a gestire un terreno tendenzialmente paludoso dove è necessario agire con interventi specifici da parte del Comune di riferimento, che ci auguriamo rientrino nel budget di due milioni di euro indicati come costo complessivo della manifestazione. C’è una totale assenza di un dibattito intorno alla questione, nonostante qualche piccolo fuoco di Anna Nocentini e Alfio Nicotra del PRC facilmente rintracciabile in rete. Italia wave ha attualmente una collocazione liminale e si trova in quel territorio di transito che potrebbe trasformarsi in una reale opportunità per chi si occupa di organizzazione eventi a Firenze e aree limitrofe, oppure nel suo esatto contrario, una lobby potente capace di risucchiare e mettere in ginocchio tutte le realtà locali piccole e medie che nel periodo di vita dell’ex festival Aretino trovano linfa grazie alle possibilità connettive del tessuto regionale. E’ il bivio tipico e storico della cultura di sinistra in questo paese; da una parte la conoscenza e l’acquisizione di un linguaggio colto, specifico, che permette di parlare di soggetti eccentrici, di cultura di transito, e quindi di mettere in piedi iniziative molto interessanti (per esempio) come il Global Stage, nuova creatura di Italia Wave che dovrebbe occuparsi di tutte le realtà etnomusicali dell’area mediterranea; dall’altra parte dello specchio, ovvero dietro le illusioni del linguaggio si nasconde una prassi politica che non differisce di molto dai metodi di accentramento peggiori che si servono del potere per imporre presenza, identità, business. Sarebbe interessante un monitor sui lavori di Italia Wave in termini di incidenza sulle risorse del territorio, un test dell’umore e dell’aria che si respira intorno alle manifestazioni locali che vivono anche con i contributi della regione. Indie-eye offre il suo spazio a chiunque abbia intenzione di intervenire in modo approfondito e specifico sull’argomento. (testo, audio, video) Ai tempi del web 2.0, sintagma di cui ci fidiamo sino a un certo punto, il Comune di sesto Fiorentino ha un bel sito ufficiale costruito come un blog, servizio potenziale e interessante per monitorizzare con modalità quasi istantanee attività come quelle di Italia Wave. Hanno parlato della manifestazione con un articolo pubblicato presso questo link. L’immagine utilizzata per questo intervento è di Marcelo Gerpe e si chiama Headache.