La prima cosa che ho pensato all’ascolto di questo Intorno al Mondo con Le Cose Furiose è: “mi stanno prendendo per il culo”. Sì, perchè se l’etichetta Skank Bloc Records rimanda a quell’episodio tanto eccellente quanto passato sotto silenzio de I Professionisti, non doveva essere così scontato il fatto che anche Le Cose Furiose condividessero suoni, immagini e lo stesso frontman nonchè titolare dell’etichetta Lapo Boschi. Insomma, nuovi moniker per dire essenzialmente quasi le stesse cose. Il cambio dei 2/3 della formazione non impedisce di andare a solcare quel misto sixties tra beat, spaghetti rock’n’roll e immaginario mod che contraddistingue anche la persona di Boschi. Si parte con San Francisco solo andata, che spezza il mito californiano dei Dik Dik a colpi di chitarra elettrica e scosse telluriche, Facciamo che ti ucciderei sfoga le manie omicide su una cantilena inquietante, che nemmeno Clem Sacco in versione killer. Uno dei Mods è la cover più raffinata di Ricky Shayne, sostituendo il timbro nasale franco-egiziano con la r moscia di Boschi: nel complesso regge molto bene. Le ultime due tracce poi sembrano divertissement che poco hanno a che fare con gli episodi precedenti: la canzone dedicata al cosmonauta russo niente aggiunge alla mitologia creatasi sul suo profilo di esploratore del XX° secolo, e Corolla si riferisce al modello Toyota più venduto, e questo dovrebbe già dire tutto. Per tirare le somme, questo Ep appare come uno sfogo rock alla compostezza romantica dei Professionisti, con la cazzonaggine che comporta. Un assaggio delle potenzialità poliedriche di Boschi, quello sì, che tiene come filo rosso l’amore irrefrenabile (lo si sente anche nella traccia di apertura “e se per uno scherzo del destino / io e te poi ci salviamo, in mezzo alle macerie / un bacio me lo dai?“). Prove di trasmissione in un bianco e nero senza compromessi.