Un disco di vuoti e di pieni, di luci e di ombre, squarci nelle nubi e nebbie di un Veneto che forse non è così distante dagli informi cieli delle latitudini nordiche. Poche note e il richiamo ad atmosfere Sigur-rossiane è inevitabile, ma certo anche ai buoni vecchi Radiohead, un po’ meno sperimentali, magari. Arpeggi ripetuti all’infinito, leggermente variati di qualche tono o semitono, flanger e chorus, batteria lenta e incalzante, accordoni distorti con studiati campionamenti come nella traccia Swimming Pool e la voce rotta e dolorante del cantate Luca Battistella. Interessante lavoro quindi quello dei veronesi Katrienne, usciti nel 2005 con l’omonimo cd autoprodotto affidato alla promozione dell’ottima Kickagency. Chissà… probabilmente dal vivo i Katrienne potrebbero riservare ulteriori liete sorprese. Per informazioni sui concerti si può visitare il loro sito che contiene anche una ricca serie di immagini live e in studio, mentre su Myspace si possono ascoltare tre pezzi e dare un’occhiata a qualche altra foto del gruppo live.