venerdì, Novembre 22, 2024

LNRipley, la foto-intervista @ Indie-Eye

La band torinese è tornata a farsi sentire pochi mesi fa con il nuovo Bluroom Box 1, che rappresenta un ulteriore scarto nell’evoluzione del loro suono. Abbiamo parlato con Victor, il cantante, in occasione della loro data alla Sbiellata Sanzenese, piccolo ma agguerrito festival della provincia di Lecco. Una chiacchierata che è partita dal disco, ma che è andata a toccare diversi argomenti e a far capire cosa pensa Victor dell’intero mondo musicale, non solo italiano.

Sono passati alcuni mesi dall’uscita di Bluroom Box 1. Cosa pensate della reazione di pubblico e critica?
Il pubblico è entusiasta, non ha avuto grandi differenze rispetto ai concerti che facevamo prima: pogavano prima, pogano anche adesso; cantano un po’ di più, quella probabilmente è la differenza. Sono canzoni più facili da fischiettare e da memorizzare rispetto alle precedenti.

Era una cosa cercata quella di fare canzoni di questo tipo, cantabili? Ci pensavate scrivendole?
No, in realtà no, se no avremmo scritto in italiano. È stato un processo naturale. Bluroom Box 1 è arrivato perché queste canzoni le abbiamo scritte piano e voce, mentre prima le scrivevamo in saletta, in maniera molto più punk. Per quanto invece riguarda la critica, sono piacevolmente sorpreso, perché addirittura abbiamo ricevuto delle recensioni che non mi aspettavo e che anzi hanno colto delle particolarità che io non avrei spiegato, ma ci sono arrivati da soli. (continua nella pagina successiva…)

Fabio Pozzi
Fabio Pozzi
Fabio Pozzi, classe 1984, sopravvive alla Brianza velenosa rifugiandosi nella musica. Già che c'è inizia pure a scrivere di concerti e dischi, dapprima in solitaria nella blogosfera, poi approdando a Indie-Eye e su un paio di altri siti.

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