Fare le cose sul serio senza prendersi troppo sul serio. Sembra essere questo l’imperativo di The Calorifer Is Very Hot!, nuova produzione in casa MyHoney che questa volta ha mosso i propri passi verso il delta del Po. Nicola Dona’ e Nazareno Realdini, coadiuvati dal grafico e “figurante” Francesco Mancin, abbandonano l’attitudine lo-fi estrema che già li aveva visti realizzare una pubblicazione per la net-label francese di Les Diks Qui Sautent e, per la registrazione di questo nuovo “Marzipan In Zurich”, si sono trasferiti a Brescia presso il Perpetuum Mobile studio dove hanno trovato la preziosa collaborazione di Alessandro Paderno (Le Man Avec Les Lunettes) che ha prodotto e mixato l’intero lavoro. Il risultato è sorprendente e a maggior ragione se si considera la difficoltà di riuscire a dare una forma precisa al guazzabuglio sonoro del “Calorifero” senza tradirne la grande libertà compositiva e l’incontinente urgenza espressiva: pop, indie, elettronica lo-fi per nove canzoni che poggiano le fondamenta sulle solide basi di melodie sempre ispirate e in alcune occasioni semplicemente perfette. Non ci si lasci ingannare da un titolo che rimanda in maniera fin troppo facile e diretta alle zuccherine dolcezze della casa bresciana, i brani di “Marzipan In Zurich” sanno anche graffiare: e allora per arrivare agli episodi più morbidi e twee (che pure ci sono, le splendide “Ride The Snowball” e “Wocko”) The Calorifer Is Very Hot! ci conduce attraverso l’iniziale stomp-rock per pompa da bicicletta di “Orange Is A Ba-Ba-Ball”, la nebbiosa e onirica melodia a base di organo e beats elettronici di “Slo Motion Dream”, il garage pop di “Panda Loser”, l’indie-rock lo-fi di “Take Care Go Home” che fa pensare ai Guided By Voices mentre il cantato di “Smelling Candles” dichiara il proprio inevitabile amore ai Flaming Lips. Ventitre minuti che durano pochissimo: il tempo di innamorarsi delle melodie di “Marzipan In Zurich”. Ben arrivati.