Dario Brunori concede un’ intervista a tutta la stampa presente prima della sua esibizione sul palco principale di Italia Wave 2010. Ironico come al solito, ci parla del successo di quest’ anno, sull’ onda della vittoria al premio Ciampi, di Musica, di Calabria e di Toscana. Il suo manager e produttore artistico Matteo Zanobini ci confida che l’ intenzione è quella di lavorare per portare il progetto a Sanremo 2012. Sarebbero già state avviate le trattative per passare a una major. Foto di Elena Venturi
Parlaci di questo tuo momento attuale. Sei ancora coinvolto in un tour lunghissimo, stai pensando al disco nuovo?
Non sto lavorando tantissimo al secondo album in realtà. Ho tre o quattro pezzi nuovi che porto da un po’ in giro. Al di là di questo il fatto è che abbiamo scelto di dividere la promozione in due fasi. La prima in cui ho suonato ovunque, quest’ inverno. Adesso sto dedicandomi invece ai festival e alle occasioni un pochino più importanti. E’ un periodo in cui sono molto impegnato e molto felice, per questo è difficile scrivere. Io scrivo bene quando sono triste. Questo non mi sembra il momento adatto. Passato tutto questo, creerò le condizioni per tornare ad essere triste.
Quanto ti senti toscano e quanto Calabrese. Hai passato qui un periodo importante…
In realtà in Vol. 1 è nato tutto dal ritorno in Calabria e da una serie di cose conseguenti al ritorno. L’ aver vissuto in Toscana mi ha invece permesso di acquisire un’ ottica più professionale rispetto al mondo della musica. Lo stesso fatto che io esco per una etichetta di Firenze, ma anche che ho vinto il premio Ciampi che si tiene a Livorno. Queste e altre cose molto utili
Hai scelto di chiamarti Brunori Sas come la ditta di famiglia. Questo nome si addice bene anche al tuo gruppo, che è rimasto stabile per tutto il tour e con il quale sembri aver un buon rapporto, appunto quasi come una famiglia.
In realtà tutto dipende se e quanto continueranno a chiedermi in termini economici… costa molto soprattutto il catering. Aldilà delle battute con loro mi trovo molto bene e il successo del disco e del tour successivo è anche merito loro. Spero di poter continuare a lavorarci insomma. Data la sintonia che è stata raggiunta. Adesso per esempio stanno aumentando le battute che si dicono sul palco e diminuendo la musica…
E alla vera Brunori Sas, l’ impresa edile di famiglia?
Ci sono i miei fratelli. Che pensavano che la cosa si esaurisse in un paio di serate e invece si trovano a portare avanti da soli la baracca. Infatti mi stanno facendo pressione. Per fare loro il prossimo disco.
Magari registrando nello studio di registrazione che hai messo su a Rende
Sono contento che stiamo facendo una promozione a 360° al progetto…
Quanto pensi che il tuo successo sia dovuto al fatto che la gente si riconosce nelle piccole storie personali che racconti, dove chi ti ascolta dal nord al sud si riconosce.
Guarda, tendo soprattutto a lasciare in disparte la mia capacità analitica, perché spesso certe dinamiche non serve a nulla studiarle. In generale sono abbastanza certo che sia più la melodia che conquista la gente. Il fatto che la canzone resti impressa e uno poi la ricanti. Questa è la mia formula per vendere più dischi possibile…