domenica, Dicembre 22, 2024

Caroline Lacaze – En Route

Album di debutto per la cantante francese Caroline Lacaze attualmente di casa ad Amburgo, En Route invischia le proprie note nel terreno fertile del soul salvo poi attingere a piene mani ai ritmi rudi e incalzati del funk anni ’60. Nato e sviluppato dopo l’incontro con i Mighty Mocambos, formazione che l’ha ospitata durante il tour europeo, l’album si dimostra un disco dai suoni compatti, molto legati e compressi, dove la sensualità e la voce di Caroline si inviluppano a dar forma ad un groove oldies, degno di raffinato palco anni ’30 e allo stesso tempo ammiccante ai ritmi afro e funky.
Anticipato dall’uscita del singolo L’Étrange, En Route fa tesoro dell’esperienza vagabonda vissuta con i Mocambos, inframezzata da salite e discese dai palchi, e dal furgone, di mezza Europa. Nascono così le dodici tracce che danno fibra all’album e limano le forti spinte funk costringendole in una veste più pop e easy listening. A dar smalto e valore al tutto è la scelta del cantato; è il francese ad essere eletto lingua di preferenza, e l’interpretazione di Caroline, certamente debitrice di una lunga tradizione che lega Gainsbourg a Breil. Aperto dai fiati possenti di Soultempo, l’album mantiene un andamento sinusale alternando a spazi nostalgici e malinconici (L’Étrange, Toujours Lui, Je Reste) pezzi carichi si patina soul e ritmo funky coadiuvati da una studiata post produzione e cura negli arrangiamenti (Road Stop, En Route Madame, Ou Tu MEmmenes). Trova spazio anche Harley Davidson, tributo ad un classico del ’67 firmato da Serge Gainsbourg per Brigitte Bardot pezzo che apre la strada alla successiva Ici dove, abbandonate le vesti funky, resta l’impalcatura e l’andamento di classica matrice soul. Un album carico di contrasti, uno fra tutti la differenza fra il groove musicale, un groove ricco di massa, fianchi, petto insomma, tutt’altro rispetto la leggiadria eburnea di Caroline. Una serie di chiari scuri e di scelte contrarie a ciò che il senso comune si attenderebbe che rappresentano, e rappresenteranno, la buona diffusione del nome di Caroline.

 

Giulia Bertuzzi
Giulia Bertuzzi
Giulia vede la luce (al neon) tra le corsie dell'ospedale di Brescia. Studia in città nebbiose, cambia case, letti e comuni. Si laurea, diventa giornalista pubblicista. Da sempre macina chilometri per i concerti e guadagna spesso la prima fila.

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