David Bowie festeggia oggi, 8 gennaio 2011, 64 anni. L’ultimo album ufficiale del nostro risale al 2003 (Reality) a cui sono seguite una serie di apparizioni più o meno fantasmatiche; dall’esibizione al Fashion Rock nel 2005 insieme agli Arcade Fire, con l’ormai noto colpo di teatro che ce lo mostrava con un occhio pesto e una mano fasciata, allusione immaginifica ad un intervento di angioplastica; fino ad alcune fugaci apparizioni cinematografiche (il cameo in Bandslam, nel 2009) e ai backing vocals davvero spettrali in due tracce dell’album di cover dedicato a Tom Waits e inciso da Scarlett Johansson. Su indie-eye abbiamo parlato di Bowie fuori dal formato recensione con una strana ricognizione sulle sue liriche in “collisione” con Memento di Christopher Nolan; con un ricco speciale di Federico Fragasso, che ne scandagliava la storia attraverso dieci storici album, con un lungo articolo di Simone Buttazzi che recensiva il volume Arcana sulla trilogia berlinese, scritto da Thomas Jerome Seabrook. In calce a questa sintesi di link, il riferimento ad una recensione di Michele Faggi sul tributo curato da Gianluca Maria Sorace, probabilmente uno dei migliori pubblicati, soprattutto se si considera il recente “We Were So Turned On: A Tribute to David Bowie” che al di là di Carla Bruni e di tutti gli scopi benefici, è un’operazione di cui non vale la pena parlare. Buon compleanno Mr. Bowie! (Le foto utilizzate in questo articolo sono state prelevate da Bowienet, il sito ufficiale di David Bowie e si riferiscono all’aneddoto legato ad una foto del 1987 e a Clever Bastards from the future, una gag che è possibile leggere da questa parte)
Bad timing: note su memento e la musica di David Bowie (di Michele Faggi)
Bowie, la trilogia Berlinese (di Simone Buttazzi)
L’uomo che Cadde sulla terra, uno speciale in 5 parti dedicato a David Bowie (di Federico Fragasso)
Repetition Bowie: Retorica della scrittura nel primo tributo italiano dedicato a David Bowie (di Michele Faggi)