Con questo disco introduco il primo di una lunga serie di questi “antipasti” da cinque tracce cadauno della Kandinsky Records, corredati da un’accattivante grafica in stile casa editrice, con tanto di citazione sul retro. Il quintetto Zizkov, che prende il nome da un quartiere di Praga, ha poco a che vedere con le atmosfere est-europee della Repubblica Ceca; un richiamo più evidente va visto piuttosto con le coste occidentali americane. Il sassofono che infatti figura nella formazione assieme alle due chitarre e alla sezione ritmica è la colonna sonora ideale sia di epiche cavalcate sulle onde della West Coast sia di sgommate a bordo di una Cadillac quando il sole è tramontato e gli sbirri sono alle calcagna. Niente di così epico o prettamente portato per il cinema come i compatrioti Ronin, e nemmeno così elaborato come i classici Lively Ones e altri emuli: il quintetto si pone a metà strada costruendo con semplicità e senza virtuosismi le proprie strutture melodiche, a volte fumose, a volte spedite. E tanto basta per risultare piacevole, variegato e per farsi riascoltare almeno altre due o tre volte, il tutto senza superare l’ora. Semplici ma efficaci.