Quando il frontman degli Editors incontra l’ex batterista dei Razorligh, ne possono risultare disastri come cose pregevoli. Per nostra fortuna Funny Looking Angels rientra nel secondo caso. Amici già da diverso tempo, Tom Smith e Andy Burrows realizzano un album la cui gestazione con grande probabilità si è spesa sui banconi in resina di qualche pub britannico. La chimica tra i due è evidente e si snoda piacevolmente nelle dieci tracce che compongono il lavoro. L’album alterna cover di vecchi successi a brani inediti scritti da entrambi i musicisti. La voce di Tom Smith, così cupa e uggiosa, scandisce con classe i passaggi del lavoro. Si crea un piacevole contrasto fra il suo timbro e gli orpelli musicali come campanelli e i molteplici cori che incorniciano i pezzi. In The Bleak Midwinter è la traccia d’esordio, un tema raccolto che richiama ad una religiosità tutta personale quanto pagana. Quasi come se fosse un tributo alla penisola, segue When The Thames Froze un impasto di pianoforte e rullante con l’aggiunta di un saliscendi di cori. Il testo porta un messaggio semplice o meglio un suggerimento, quello cioè di trovare negli amici, nelle persone “vicine”, una personalissima declinazione di autarchia. Non sarebbe un vero album di Natale se non ci fosse un richiamo agli immancabili fiocchi e a ciò ci pensa As The Snowflakes Fall che rivela (a sorpresa) la presenza di Borrows dietro il microfono, oltre che alle casse, e spezza l’atmosfera decisamente lugubre che fino a qui si era prodotta. La title track è una delle cover dell’album, nella fattispecie di una band di Birmingham: i Delta. L’atmosfera si fa festosa procedendo lungo i solchi lasciati dalle corde del mandolino e sostenuta dal continuo battimani. Seguono poi altre due cover; Wonderful Life dei Black, una rivisitazione interessante perché decisamente poco natalizia e – come spesso accade – cantata in totale contrasto rispetto al titolo che porta. Ci pensa Only You, cover di Yazoo, ad alleggerire i toni, affidando ai synth e al pianoforte la melodiosa cantilena. Si guadagna il primo posto per la ricerca filologica On And On, cover dei The Longpigs, band inglese degli anni ’90; un pezzo che in fondo esprime un semplice quanto imperseguibile desiderio: l’indipendenza dai propri sentimenti (“And then I wish you didn’t need me. And I wish I don’t love you so”). A chiudere The Christmas Song, un duetto con Agnes Obel, una versione a tratti troppo eterea e cinematografica in confronto al resto dell’album.
Funny Looking Angels è una deviazione dal canonico repertorio natalizio e dalle altrettante canoniche proposte che in pacchetti diversi vengono annualmente proposte. Sebbene in certi punti l’album scivoli in direzione di una sterminata melanconia, riesce a non precipitare a picco nella tristezza amara che il più delle volte accompagna il periodo natalizio, regalando una mezz’ora ben lontana da carole e ninnoli da centro commerciale.
www.smithandburrows.co.uk