State cercando il vostro disco per l’estate ormai imminente? Siete dei fanatici del garage pop? Se avete risposto affermativamente ad entrambe le domande, ecco quello che fa per voi. Sonny Smith, poliedrico artista della scena di San Francisco (è infatti sia cantante e compositore che scrittore per il teatro) rispolvera il suo gruppo di freak (che comprende, tra gli altri, gente dei Fresh & Onlys e John Dwyer degli Oh Sees) e da alle stampe il secondo disco, dopo il debutto Tomorrow Is Alright. Come detto in apertura, qui si parla di garage pop dal taglio squisitamente californiano, puro sunshine sound distillato dai jukebox dei fifties e filtrato attraverso le lenti distorte (ma non troppo) della scena lo fi di SF. Programmatico sin dal titolo, Hit After Hit è appunto un susseguirsi di melodie zuccherine che vi stamperanno un bel sorrisone su quei faccioni (si spera per voi) abbronzati da un sole torrido ma amico: dall’iniziale She Plays Yo Yo With My Mind, passando per lo psych strumentale di The Bad Energy From LA Is Killing Me e il riff molto alla Morlocks ma efficacemente ingentilito e poppizzato di Teenage Thugs. Disco compatto e omogeneo, che non patisce quasi mai momenti di stanca e centra perfettamente l’obiettivo, che è quello di scippare la testa dell’ascoltatore a suon di coretti Beach Boys, organetti che spuntano qua e là, chitarre che ogni tanto fuzzano ma più spesso no, ed una generale attitudine da cazzoni del garage che vince sopra ogni cosa. Si arriva così alla fine, non prima di aver ballato con il secondo strumentale (la stortissima Acres Of Lust) ed esserci commossi ma non troppo con la ballata a tinte surf di Pretend You Love Me. Potete prepararvi per l’estate, fronteggiando le tristi radio italiche con aria sicura e spavalda: Sonny And The Sunsets saranno al vostro fianco.