domenica, Dicembre 22, 2024

Cubic Zirconia – Follow Your heart (Fool’s Gold Records, 2011)

Dopo una serie di singoli prodotti a cavallo tra il 2009 e il 2010 e l’accidentata storia produttiva del full lenght di debutto che avrebbe dovuto esser inizialmente pubblicato dalla label scozzese LuckyMe, Fool’s Gold Records distribuisce in versione al momento solo digitale  via iTunes il primo album dei Cubic Zirconia intitolato Follow Your Heart, a cui seguirà una distribuzione della versione fisica a partire dal prossimo 29 novembre. Anticipata dal nuovo singolo, la splendida Take me high, la raccolta messa insieme da Tiombe Lockhart, Nick Hook e Daud Sturdivant contiene solo un secondo brano già edito, una versione di Night or Day realizzata insieme a Bilal che non differisce di troppo rispetto a quella in circolazione. Le restanti undici tracce sono materiale completamente inedito e confermano il mix letale di house vecchia scuola, R’n’b, soul, club music coeva e una corazza sperimentale che in parte sembra attingere dalla lezione di Bill Laswell e al soul-wave di una tra le band più trascurate di sempre, i Rip Rig & Panic. L’opener Yellow Spaceship pt. 2 introduce da subito il singing cantilenante e rituale di Tiombe Lockhart, sulla cui indolenza si sviluppa tutta la carica incendiaria dei Cubic Zirconia; la traccia recupera suggestioni club anni ’80 e quel traino hard-bop Hancockiano periodo Future shock, già a questo punto la sensazione è che il sound della band Newyorchese si fondi su uno spostamento percettivo di tutti questi elementi in un frullatore clamoroso di tutto quello che è possibile ascoltare nei contesti clubbing, tracce come Darko e la delirante Black Hole, strappano al Dubstep e ad alcune idee electro-clash gli elementi retorici per inabissarli in un trattamento che passa dal soul alla forma iperbolica di certo Jazzin’ freeform. Se si esclude l’episodio Summertime, tutto sommato di scuola Soulquarians, nonostante le fratture atonali su cui si basa tutto il suono Cubic Zirconia, il resto sembra un continuo fare a pugni tra il cervello della mimimal music e lo sciamanesimo del miglior clubbing; brani come Take Me High, la strumentale title track, Cherry Nights (condivisa con Coltrane), la luridissima Runnin in And Out of Love, concepita insieme a Drop The Lime, il cui apporto Breakcore viene notevolmente narcotizzato, sono i segni di uno stile personalissimo che ci auguriamo faccia muovere sempre più persone.

Redazione IE
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