Nell’avvicinarsi ai sei pezzi che costituiscono il debutto dei fago.sepia, la tentazione è quella di farsi intrappolare dai meccanismi geometrici di un universo musicale già codificato in lungo e in largo nella retorica dei tempi dispari, etc. etc. Oltrepassata Six, la prima traccia, Neuf mette in piedi un Jazz elettrico vicino al disperdersi degli ultimi Karate, quelli da sbornia Steely Dan, con un’energia maggiore sviluppata a partire dalla dialettica pieno/vuoto. Ci da ragione Trois che segue questo percorso, spingendo verso una coda di un minuto, sinceramente molto potente e con tanto di handclaps con il ruolo di magneti dell’attenzione ritmica. Su questa leggerezza sostanzialmente pop, anche nella ricerca di una pulizia sonora estrema, si innesta la consueta esplosione spiraliforme che succhia crediti da un universo infinito fatto di cine-automatismi, cine-centrismi, precisi e suggestivi come la migliore (o peggiore) new age e che ci spingono ad annaspare sugli scaffali alla ricerca di qualcosa di Duane Eddy. Il Combo francese è distribuito da aposiopèse / 5iveroses