Non solo pop allo zucchero e rock’n’roll dalla scandinavia. José González è un nome unico nel sempre più affollato panorama del nuovo folk. A differenza dei molti e pur bravi “colleghi”, il cantautore svedese dal nome ispanico può contare su uno stile del tutto particolare fatto di arpeggi metallici e nervosi, melodie suadenti eppure glaciali, un timbro vocale monocorde ma straordinariamente espressivo. L’apparente contraddizione tra i paesaggi sonori claustrofobici evocati e l’ariosità delle sue melodie suggerisce addirittura un accostamento con le atmosfere dei Joy Division. Certo non sarebbe il primo cantautore a subire il fascino della band di Manchester e in effetti la stessa etichetta “folk” può sembrare quanto mai riduttiva e inadeguata nel caso di José González e le dieci canzoni raccolte in questo nuovo “In Our Nature” che esce a un anno di distanza dal precedente “Veneer”. Canzoni quali “Down The Line” e “Killing For Love” catturano al primo ascolto, un potere quasi ipnotico che si manifesta in tutta la sua forza in “Teardrop” (cover dei Massive Attack già affidata alla voce di Elizabeth Frazer). Il ritmo elettronico e le tastiere che si affacciano timidamente in “Time To Send Someone Away” e “The Nest” rendono ancora più forte la percezione di come le melodie di José González in fondo non chiedano altro che la sua voce e la sua chitarra. “In Our Nature” – che esce in Europa per l’etichetta svedese Imperial, mentre negli Stati Uniti (dove José sembra raccogliere più consensi che dalle nostre parti) viene stampato addirittura dalla Mute – ci consegna un artista prezioso. Grave sarebbe ignorarlo.