Nuova perla Veneziana, ad introduzione della sezione Venezia notte della 64ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica diretta da Marco Müller, la versione interamente restaurata del capolavoro di Sergio Leone, l’appuntamento è per mercoledì 29 agosto alle ore 00.30 in Sala Grande (e in replica il 30 agosto alle ore 13.15 al PalaBiennale). Il restauro ha il patrocinio della Cineteca Nazionale e di RIPLEY’S FILM, in collaborazione con UNIDIS JOLLY FILM e SKY Cinema. Per un pugno di dollari viene presentato in una nuova versione restaurata che ha consentito di reintegrare nel nuovo negativo una scena perduta nei materiali in circolazione fino a oggi in Italia, con un primo piano di Joe (Clint Eastwood), sfuggito fortunosamente dalle mani dei banditi, mentre osserva Ramon (Gian Maria Volontè) e i suoi uomini infierire sul malcapitato padrone del saloon (José Calvo), sospettato di averlo aiutato. Il restauro del film ha richiesto due anni di test ed è stato realizzato con tecnologie digitali d’avanguardia in risoluzione 2K, sono state utilizzate per la prima volta pellicole (Digital Intermediate Fuji 8511 RDI e Positivo Fuji 3521 XD – Extended Density), appositamente studiate per riprodurre gli splendidi colori delle copie originali e garantire una perfetta risoluzione dell’immagine. Le lavorazioni più importanti infatti sono state quelle del restauro conservativo del negativo originale: le successive ristampe ne hanno infatti determinato una forte usura, e dunque si potrebbe dire che lo stesso successo del film ne ha messo a rischio la sopravvivenza. Girato in un formato oggi desueto, il Techniscope (un fotogramma panoramico ma di dimensioni dimezzate rispetto al normale fotogramma di un negativo 35mm), il negativo di Per un pugno di dollari (e dunque l’ “originale” di quella particolare opera d’arte che è il film), è stato scansionato digitalmente, e tutti i suoi 14.453 fotogrammi sono stati sottoposti riparati e puliti. Come per il restauro degli affreschi o dei dipinti, si è proceduto al “distacco” digitale delle immagini del negativo originale, ripulendo la patina e riparando i danni, restaurandole e “trasferendole” su un nuovo supporto negativo che permetterà al film di resistere al tempo mantenendo intatta la sua originaria bellezza e spettacolarità, che consentirà ora di realizzare successive copie del film fedeli all’originale. In particolare si è curata la resa cromatica delle immagini, riproducendo i colori in modo fedele grazie alle nuove pellicole negative e positive sperimentate, e alla risoluzione in 2K.