giovedì, Dicembre 19, 2024

El May – The Other Person is you: la recensione

Lara Meyerratken aka El May, viene dall’Australia, popster convinta, oltre ad un full lenght che precede questo “The Other person is you”, si è cimentata nell’arte di arrangiare il pezzo “perfetto” per il mondo della pubblicità, un’inversione di priorità del tutto possibile in un momento in cui la fisicità dei formati è una questione definitivamente chiusa e la musica può emergere da contesti che in precedenza erano una possibile destinazione, per provare a sbarcare il lunario con qualche diritto di sincronizzazione in più o con la speranza di veder salire il termometro dei ricavi sulle edizioni. La perfezione asettica del formato pubblicitario, da sempre destinato a lasciare sullo sfondo il contributo musicale (si veda nel nostro paese quello che è accaduto agli Annie Hall dopo l’occasione Vodafone, praticamente niente), è la cifra stilistica del progetto El may.

Il pop retrò di Lara, sia che si riferisca tiepidamente agli anni ’50 (Took it on the mouth), alla forma lieve di certo chamber pop con tanto di archi (Lessons appear), agli handclaps sporcati da un’elettronica leggerina e anonima (i played a role) e persino al rock fm muscolare e sintonizzato sui novanta (My Policeman’s an addict) non esce da una quadratura funzionale al “prodotto” (quale? e per chi? non era più proficuo rimanere a far jingle per commercials?) e sopratutto, a forza di brillare forzatamente con una serie di accenti, intarsi e nenie per il popolo indie, rischia una banalissima opacità.

Piero Certini
Piero Certini
Piero Certini si è laureato in letteratura anglo-americana con una tesi su Raymond Carver. Ama tutta la musica pop e crede che tra questa e un romanzo non ci siano grandi differenze.

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