Christophe Thockler è un videasta e grafico Francese, da alcuni anni si occupa quasi esclusivamente di animazione passo uno, che affronta da una prospettiva fotografica. Uno dei suoi primi esperimenti realizzato nel 2007 chiarisce sin dal titolo la sua filosofia, Cronophotographie è costituito da 2540 fotografie di vita ordinaria che forzano il concetto stesso del tempo come negli esperimenti “primtivi” di Étienne-Jules Marey. Su questi principi Thockler ha realizzato negli anni esperimenti di videoarte e videoclip per band francofone muovendosi tra esplorazione degli epifenomeni naturali e alcune invenzioni astratte che forzano i confini dell’inquadratura. Per esempio, Comedy, video prodotto per i Doctor FLAKE buca lo spazio Vermeeriano di contemplazione di un quadro e sviluppa ingressi successivi e senza fine all’interno di un’inquadratura dentro l’altra, aspetto che sarà perfezionato nei video successivi e che si alternerà ad una concezione più metamorfica dell’animazione, fino ad arrivare a veri e propri capolavori come Cusp per Mimi Goese & Ben Neill, tra videoarte e video promozionale, quasi un recupero di certe intuizioni surrealiste, e sopratutto al video per Bombay Bicycle Club intitolato shuffle, un vorticoso “original lyrics video” realizzato con oggetti, caratteri veri e propri stampati e ritagliati su piccole strisce di carta e mettendo in scena lo stesso processo di realizzazione del video. Intuizione, quella di un’approccio manuale ai “nuovi” lyrics video, che si ripete nel bel lavoro diretto per gli americani Black Books, intitolato Favorite Place e realizzato con un numero sempre superiore di foto, circa 10.000.
Il nuovo video di Christophe Thockler bissa il primato delle 10.000 foto, si tratta di Fake Love, girato per O Conqueror, e appena pubblicato in rete. Il centro dell’animazione è una vecchia Porsche sport gialla, in versione modellino, animata su sfondi naturali e spazi casalinghi, nello stile “cronofotografico” a cui Thockler ci ha abituati in questi anni: stop motion, animazione metamorfica, osservazione fotografica dei fenomeni naturali, e “musica visualizzata” con un approccio inventivo e artigianale alle Kinetic Typoghraphy.