Un po’ Sonic Youth, un po’ primi Pavement, un po’ Unrest. Sono i The John-Pauls trio texano alla prima uscita con questo ep di quattro brani. Philip Niemeye, Mark Fagan e Mikila Zaorski sembrano davvero emergere da qualche baule dei primi novanta, e probabilmente lo sanno, perché la loro musica non aggiunge niente di particolarmente innovativo ai modelli di riferimento. Suonano sporchi, essenziali e recuperano lo spirito velvetiano che innervava buona parte del noise di quegli anni. Let’s burn down westlake, terza traccia dell’ep, fa improvvisamente emergere il suono di un piano, due o tre note ribattute per accentuare lo spirito approssimativo e urgente dei nostri; mentre Sweeden, ultimo brano del lotto, si affida alla voce incerta di Mikila Zaorski sulla linea di band come Guvn’er. Per nostalgici.