venerdì, Novembre 22, 2024

The Junction – Hardcore summer hits: la recensione

L’hardcore estivo dei The Junction suona come alcune produzioni SST tra pop e noise, sporco, approssimativo quanto basta ma dall’impatto easy come potevano essere i primi Lemonheads o una versione meno sghemba dei Pavement di Slanted and Enchanted. Registrato da Luca Spigato presso gli Hate Studio di Rosà in provincia di Vicenza, contiene dodici tracce fulminee, tutte impostate su velocità, immediatezza e concisione, tanto da non superare i due minuti e mezzo di durata. Se il basso di Alberto Bettin conserva il suono rozzo di tutto l’hardcore old school, la chitarra di Marco Simioni ha un’approccio più rock che ci conduce talvolta verso territori glam, quelli di The Knack, giusto per fare un esempio (Get it now, Give me a call).
L’album, che è il secondo della band vicentina, esce il 17 aprile per Soviet Sudio con distribuzione Audioglobe.

Ugo Carpi
Ugo Carpi
Ugo Carpi ascolta e scrive per passione. Predilige il rock selvaggio, rumoroso, fatto con il sangue e con il cuore.

ARTICOLI SIMILI

GLOAM SESSION

spot_img

CINEMA UCRAINO

spot_img

INDIE-EYE SHOWREEL

spot_img

i più visti

VIDEOCLIP

INDIE-EYE SU YOUTUBE

spot_img

TOP NEWS

ECONTENT AWARD 2015

spot_img