Claudia Campus, Bergamasca, classe 1989. Diplomata all’accademia di Belle Arti, dal 2011 ha esposto in contesti collettivi tra Stati uniti, Cina e Polonia, vincendo nel 2011 il “Premio ora” a Rieti e la borsa di studio “Nativa” con il centro di formazione delle arti audiovisive di Milano.
I suoi video catturano riflessi, interstizi, paesaggi transizionali tra esterno e flusso di coscienza, ma allo stesso tempo delineano geometrie urbane, come se il suo occhio rimanesse sospeso a metà tra la documentazione e l’espansione del fenomeno immateriale che attraversa e ferisce la superficie, verso una dimensione certamente scopica ma anche autoriflessiva, quella di un “corpo solitario” che attraversa il tempo-spazio e la luce.
Non è diverso il video realizzato per Cato, anche se arricchito dall’elaborazione CGI di Michele Vavassori il cui compito sembra quello di materializzare l’esondazione del fenomeno “straordinario” dall’inquadratura; non è diverso perchè comincia con il pulviscolo colpito dalla luce e muove il corpo “leggero” del songwriter tra i volumi di uno spazio privato e pubblico con lo stesso stupore che Claudia infonde ai suoi esperimenti di videoarte, quasi a voler cercare tutte le volte una dimensione impossibile tra le pieghe del reale-possibile.
“Veloce” è anche il secondo singolo tratto dall’omonimo debutto di Cato, pubblicato lo scorso luglio.