venerdì, Novembre 15, 2024

Epic Soundtracks, Simone Caltabellota: Note parallele

Bizzarro esperimento quello di Note parallele, il libro edito da Nutrimenti che racconta, nella prima parte, la storia di Brian Wilson (leader dei Beach Boys) dal 1966 al 1984 secondo le parole del cantautore Epic Soundtracks, nella seconda parte l’intera vita del narratore Soundtracks, vista con gli occhi dello scrittore Simone Caltabellota.
Bizzarro perché le note più che parallele sono consequenziali: l’eredità raccolta da Soundtracks finirà per scrivere la storia stessa del cantautore di Wallington, una vicenda sconosciuta ma non malinconica come quella del genio incompreso Wilson, piuttosto tragica come quella di Elliot Smith.

Bizzarro perché va a cercare non il folgorante successo dei fratelli Wilson assieme a Jardine e Love, ma il fallimento del progetto Smile e come parte delle tracce che lo componevano sono andate a finire rendere appena degni i dischi successivi. Rivalutare l’opera dei Beach Boys non sembra essere mai abbastanza. Ma, non scordiamocelo, il pezzo è stato scritto nel 1984 sulla fanzine rock’n’roll ‘What a nice way to turn seventeen’, e non ora alla luce del rievocato e riuscito Smile del 2004, della reunion della band nel 2012 e del disco finale della band ‘That’s why God made the radio’.

Disco dopo disco,traccia dopo traccia, Epic Soundtracks punta la luce su una storia che, in quegli anni, vorrebbe essere dimenticata: quella del fallimento del progetto di Wilson di far maturare l’intera band con lui, elevarla al calibro dei Beatles per non dire superandola.
Ma il successo del pubblico, i disturbi di Wilson non certo alleviati dalle droghe e dalla psicanalisi, le faide interne alla congrega, porterà il gruppo a ‘tenere l’estate viva’, piuttosto che a darci un taglio con il surf, rimanendo in una sempiterna giovinezza di plastica.

I fari di Soundtracks sono in quel momento abbaglianti per gli occhi stanchi di Wilson. Sarà un paladino solitario assieme a Peter Buck dei R.E.M., che rivaluterà in tempi successivi The Beach Boys Love You. Questa prima parte è ampiamente consigliata per chi fosse rimasto a Surfin’ Safari o al solo Good Vibrations per il periodo d’oro della band californiana.

La seconda parte è una biografia che purtroppo si conclude: quella di Soundtracks. Il giovane inizia la sua avventura con il fratello Nikki Sudden nel gruppo di culto Swell Maps, dimenticabile negli esordi con il loro punk-rock di ispirazione rock negli esordi ma pietra fondante del post-punk/new wave nei momenti in cui si fonda con una soluzione mista tra ambient e krautrock. D’avanguardia, come pure lo è la carriera solista di Soundtracks quando prende il giusto verso. Dopo le avventure con Crime & the City Solution e i These Immortal Souls, devono passare diversi anni prima che Soundtracks si decida a comporre e a cantare le sue canzoni.

Troppo tempo: soli tre lp (e una raccolta di rarità) usciranno prima della sua morte nella notte tra il 5 e 6 novembre 1997. Con la sua opera saranno influenzati decine e decine di artisti intimisti della nuova era. Sia per lui che per Brian Wilson la fragilità ha provveduto a fermarli nel momento migliore della loro ascesa. Note parallele diventa un compendio di rimpianti rock.

Caltabellota si muove da fan, trascrivendo parte delle migliori liriche dell’artista, considerando anche i dialoghi che ha avuto con Nikki Sudden, unico completo testimone della tragica fine dell’artista sotto il peso dell’emotività umana.
Note parallele, come l’intera collana Tusitala di Filippi Tuena, si dimostra un libro intelligente: riesuma materiale dal valore più simbolico che storico e pone una prima pietra su un’artista fondamentale nell’underground britannico. Tutto in poco più di 100 pagine.

Note parallele su Nutrimenti

Elia Billero
Elia Billero
Elia Billero vive vicino Pisa, è laureato in Scienze Politiche (indirizzo Comunicazione Media e Giornalismo), scrive di dischi e concerti per Indie-eye e gestisce altri siti.

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