Un ritorno all’infanzia, non solo a quella soggettiva degli autori, ma anche a quella storica del cinema, ai suoi archetipi; una spensierata vacanza dalla realtà; così Giulio Questi parlava della sua esperienza nel western insieme a Kim Arcalli, così ci sembra che il suo cinema in digitale, ancora, sia un’esperienza soggettiva dell’inconscio, una delle poche sopravvisute all’interno del nostro cinema; la seconda e ultima parte della video intervista rilasciata da Questi per Indie-eye a Antonio Bruschini e Michele Faggi si vede da questa parte.