Julia Kent ha debuttato con il suo primo full lenght martedi primo maggio grazie alle cure di Shayo Records che si sta occupando della distribuzione in territorio Europeo. La violoncellista di Antony and The Johnsons che ha curato gli arrangiamenti orchestrali di I am a Bird Now, già con i Rasputina e collaboratrice tra gli altri di Angels of Light, Burnt Sugar, Larsen, Angela McCluskey, Leona Naess, Teddy Thompson, Devendra Banhart, Mi and L’au, e Rufus Wainwright; racconta la genesi di Delay in questo numero di Indie-eye Podcast dove nella narrazione di un album di musica strumentale e cinecentrica davvero molto bello, ci regala l’esecuzione di tre tracce registrate dal vivo e in esclusiva. Delay contiene 18 tracce suggestive concepite durante gli spostamenti e le tournee di Julia, lei stessa definisce il suo lavoro un’opera in transito e la traduzione dell’essere tra più mondi. Il titolo si riferisce ad un uso intensivo di textures e layers che concorrono a creare un’architettura sonora fatta di drones, più parti di violoncello sovraincise, rumori di passaggio, vita aereoportuale. Delay si può acquistare contattando direttamente Shayo Records attraverso myspace
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