Si dice che il “metal” dei Sunn o))) sia fatto apposta per chi odia il metal e la sua retorica; non ho idea se sia una definizione che serva davvero a qualcosa, di certo questo recente Black One di stribuito da Southern Lord rende ancora più labili i margini di un genere riducendo tutto ad un pervasivo cuneo sonoro fatto di drones, soundscapes rutilanti, e un incedere “elettronico” (in senso strutturale) che va ben oltre la lezione di alcune vecchie band seminali Earache. Rispetto al precedente White 2 ogni possibilità di identificare e identificarsi viene cancellata. L’impressione che comunque si appiccica è quella che come molto Black Metal, sicuramente lontano nei risultati e nelle intenzioni dalla ricerca dei Sunn o))); il duo di Portland si prenda maledettamente sul serio. Spiace dirlo, ma preferisco di gran lunga l’arte del dubbio di Time Of Orchids (da poco anche su Myspace). Indie-eye vi rimanda ad una dettagliata recensione di Black One su Head Heritage, ad opera del grande Julian Cope e vi propone una traccia dall’ultimo cd dei Sunn o)))
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